domenica 8 giugno 2014

Rifugio alpino Franco Allavena

il sentiero degli alpini

Peanuts inizia questa domenica una rassegna, rivolta in particolare agli amanti della natura e della montagna, per far conoscere i rifugi alpini presenti in Italia. 

Sono circa 800 i rifugi alpini di proprietà del CAI, Club Alpino italiano (http://www.cai.it/) e da ognuno di essi si può partire per sentieri che conducono a luoghi incontaminati e spettacolari della nostra bella Italia.

Iniziamo oggi la serie parlandovi del Rifugio Franco Allavena. Il rifugio Franco Allavena (http://www.rifugioallavena.it/) , chiamato anche "rifugio Colla Melosa" è un rifugio di proprietà del CAI di Bordighera situato in località colla Melosa a 1.545 m.s.l.m. nel comune di Pigna sul versante sud-est monte Grai (2.014 m.s.l.m.) e poco lontano dal confine con la Francia e dallo spartiacque tra val Roia, val Nervia e valle Argentina.

Il rifugio è raggiungibile a piedi dagli abitati di Triora, lungo un sentiero di circa 4 ore, da Briga lungo un sentiero di 5 ore che tocca anche l'Alta Via dei Monti Liguri e da Buggio dove partono due sentieri che consentono di arrivare in circa 4 ore a colle Melosa e quindi al rifugio. Il rifugio è comunque raggiungibile durante l'anno in automobile grazie ad una strada asfaltata, che proviene dall'incrocio delle strade che salgono rispettivamente dalla val Nervia e dalla valle Argentina.

Dal rifugio Allavena è possibile partire per compiere suggestive escursioni lungo il sentiero degli alpini sul monte Toraggio, si può percorrere l'Alta Via dei Monti Liguri che aggira ad ovest il monte Pietravecchia verso il passo della Valletta oppure si può percorrere la gola dell'Incisa, un percorso attrezzato che richiede un minimo di esperienza alpinistica. Altri sentieri percorrono monte Pietravecchia (in cui è presente anche una via ferrata), monte Grai e per gli amanti di fortificazioni, dal rifugio Allavena è possibile seguire una vecchia strada militare che conduce alle fortificazioni del Vallo Alpino occidentale del Balcone di Marta; un suggestivo insieme di caserme e batterie rivolte verso il territorio francese e utilizzate negli anni '30 dalle forze armate italiane.


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