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domenica 14 agosto 2016

Incontro nazionale dei Madonnari

Incontro nazionale dei Madonnari


L'Incontro Nazionale dei Madonnari si tiene dal 1973. Nato da un'idea di Dino Villani, fu creato e inizialmente organizzato dai giornalisti Gilberto Boschesi e Maria Grazia Fringuellini, a Grazie di Curtatone, nei pressi di Mantova, in occasione della "Festa dell'Assunta - Antichissima fiera delle Grazie".

L'attività dei madonnari provenienti da tutta Italia e da numerosi stati esteri, inizia nel tardo pomeriggio del 14 agosto sulla piazza antistante il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. 

L'inizio del concorso è sancito dalla benedizione dei gessetti, antico strumento di lavoro dei madonnari, impartita dal vescovo di Mantova. Il lavoro pittorico sull'asfalto viene preferibilmente eseguito nelle ore notturne e mattutine per evitare il calore agostano e comunque concluso entro il pomeriggio del 15 agosto quando la giuria aggiudicherà la vittoria nelle varie categorie in cui sono stati suddivisi i partecipanti. Tre sono i vincitori corrispondenti alle tre categorie previste:


  • maestro madonnaro
  • madonnaro qualificato
  • madonnaro semplice

Al vincitore assoluto è data la possibilità di realizzare il bozzetto del manifesto dell'incontro dei madonnari dell'anno successivo. Altresì, ai vincitori delle due altre categorie viene assicurato il titolo della categoria superiore.

Non perdete l'occasione di visitare anche la vicina Mantova, capitale italiana della cultura 2016.
Per informazioni: http://www.comune.curtatone.mn.it/index.php/home-fiera-delle-grazie

domenica 10 gennaio 2016

Mantova: Palazzo Te

La sala dei Giganti all'interno di Palazzo Te

Ricordiamo per gli amici lettori che ancora non lo sapessero, che Mantova è stata nominata città italiana della cultura per il 2016.

Oggi impariamo a conoscere meglio uno dei monumenti più famosi della città dei Gonzaga: Palazzo Te.

Costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è l'opera più celebre dell'architetto italiano Giulio Romano. Il complesso è oggi sede del museo civico e, dal 1990, del Centro internazionale d'arte e di cultura di palazzo Te che organizza mostre d'arte antica e moderna e d'architettura.

Le prime testimonianze in merito alla presenza della fabbrica del Te si hanno nel 1526, quando viene citato un edificio in costruzione che sorge vicino alla città, tra i laghi, sulla direttrice della Chiesa e del Palazzo di San Sebastiano.

La zona risultava paludosa e lacustre, ma i Gonzaga la fecero bonificare e Francesco II la scelse come luogo di addestramento dei suoi pregiatissimi e amatissimi cavalli. Morto il padre e divenuto signore di Mantova, Federico II, suo figlio, decise di trasformare l'isoletta nel luogo dello svago e del riposo e dei fastosi ricevimenti con gli ospiti più illustri, dove poter “sottrarsi” ai doveri istituzionali assieme alla sua amante Isabella Boschetti.

Abituato com'era stato sin da bambino all'agio e alla raffinatezza delle ville romane, trovò ottimo realizzatore della sua idea di “isola felice” l’architetto pittore Giulio Romano e alcuni suoi collaboratori. Alternando gli elementi architettonici a quelli naturali che la zona offriva, decorando sublimemente stanze e facciate, l’architetto espresse tutta la sua fantasia e bravura nella costruzione di palazzo Te.

A inaugurare ufficialmente Palazzo Te nel 1530 fu l'Imperatore Carlo V che vi trascorse un'intera giornata; con l'occasione conferì a Federico II Gonzaga il titolo di duca perché fino ad allora i Gonzaga erano stati dei marchesi.

Pare che il palazzo fosse, in origine, dipinto anche in esterno, ma i colori sono scomparsi mentre rimangono gli affreschi interni eseguiti dallo stesso Giulio Romano e da molti collaboratori. Oltre agli affreschi le pareti erano arricchite da tendaggi e applicazioni di cuoio dorate e argentate, le porte di legni intarsiati e bronzi e i caminetti costituiti di nobili marmi.

Per chi volesse seguire il programma 2016 che si svolgerà a Montova il consiglio è quello di tenere sotto controllo il blog oppure di visitare il sito: http://www.comune.mantova.gov.it/


martedì 27 ottobre 2015

Mantova capitale italiana della cultura 2016

Mantova


La città italiana capitale della cultura per il 2016 è Mantova. Lo ha annunciato oggi il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in una conferenza stampa al Collegio romano convocata al termine dei lavori della Giuria di selezione.

Le dieci città finaliste erano Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. 

Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

I primi abitanti di Mantova furono gli Etruschi, ai quali seguirono i Celti. I romani provvidero alla loro cacciata iniziando opere di fortificazione. Durante questo periodo ebbe i natali il poeta Virgilio (70 a.C.-19 a.C.). Alla fine dell'impero romano, nel 475 circa, la città venne conquistata da Odoacre e poi da Teodorico, re dei Goti.

Nell'anno 1000 iniziò su Mantova il dominio dei Canossa: Tedaldo di Canossa prima e la contessa Matilde ampliarono le loro proprietà e provvidero alla edificazione di chiese e conventi. Dopo la morte di Matilde nel 1115, seguirono frequenti scontri con le popolazioni confinanti veronesi, cremonesi e reggiani. Ezzelino da Romano nel 1246 conquistò la città col suo esercito ma dopo due mesi di battaglie venne sconfitto e cominciò per Mantova un'epoca di benessere. In questo periodo venne eretto il Palazzo del podestà e il Ponte dei Mulini e la città venne dotata di possenti mura.

Nel 1276 iniziò l'ascesa di una delle famiglie più potenti del tempo, i Bonacolsi, che costruirono importanti palazzi merlati. Il 16 agosto 1328 venne ferito a morte l'ultimo dei Bonacolsi, Rinaldo detto "Passerino" ad opera di Luigi Gonzaga, spalleggiato dalla famiglia Della Scala di Verona, che ambiva ad impossessarsi della città.

Iniziava così la plurisecolare dominazione della famiglia Gonzaga, che regnò su Mantova fino al 1707. Fu il periodo più importante di Mantova che divenne una delle città più in vista e uno dei massimi centri d'arte in Europa. Pisanello, Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna, Giulio Romano e Luca Fancelli lasciarono un'impronta indelebile nell'architettura della città.

Mantova subì una guerra di successione e un saccheggio a opera dei lanzichenecchi, che nel 1630 diffusero la peste. Iniziò il lento declino di Mantova, accompagnato dal tramonto della signoria dei Gonzaga che, nel 1707, lasciò la città in mano agli austriaci. Seguì la dominazione francese e nuovamente austriaca nel 1815, quando Mantova divenne caposaldo del Quadrilatero, assieme a Peschiera, Verona e Legnago.

Nel 1852 avvenne l'eccidio dei Martiri di Belfiore, che anticipò l'unità nazionale. Nel 1866 Mantova entrò a far parte dello Stato Italiano.

Per chi volesse visitare questa incantevole città: http://www.turismo.mantova.it/

giovedì 9 ottobre 2014

Castellaro Lagusello

Castellaro Lagusello

Castellaro Lagusello è una frazione di Monzambano in provincia di Mantova.

Il borgo sorge su una piccola collina affacciata ad un lago a forma di cuore.

Il lago ed il castello, risalente al 1100-1200, danno il nome al piccolo borgo che fa parte dell'associazione de I borghi più belli d'Italia.

Dal 2011 la località Fondo Tacoli di Castellaro Lagusello, essendo uno dei 111 siti archeologici palafitticoli localizzati sulle Alpi e nelle aree contigue, è entrata a far parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO all'interno del sito sovranazionale denominato Antichi insediamenti sulle Alpi. 

La costruzione del borgo fortificato si fa risalire all'XI-XII secolo ma è in un documento di Papa Eugenio III del 1145, nel quale si riporta l'elenco delle pievi dipendenti dalla diocesi di Verona, che viene citata per la prima volta la plebem de Castellaro.

Monumenti e luoghi d'interesse:


  • Castello
  • Chiesa di san Nicola di Bari
  • Oratorio di San Giuseppe
  • Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello


Link: http://www.castellarolagusello.it/
Distanza: 139 km da Piazza Duomo di Milano
Tempo stimato: 120 minuti (fonte: Viamichelin - http://www.viamichelin.it/web/Itinerari )

giovedì 2 ottobre 2014

Sabbioneta

Sabbioneta


Sabbioneta è un comune italiano della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. E' inserita nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia.

La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il 1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.

Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.

Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la piana bresciana e l'Emilia.

Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.

La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.

Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.

Da vedere:


  • Chiesa dell'Incoronata, del 1590, che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
  • Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
  • Chiesa parrocchiale, del 1580.
  • Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli Antichi.
  • Chiesa di Santa Maria Assunta.
  • Teatro Olimpico.
  • Cinta muraria.


Distanza: 146 km da Piazza Duomo di Milano
Tempo stimato: 120 minuti (fonte: Viamichelin - http://www.viamichelin.it/web/Itinerari )

martedì 22 luglio 2014

Camera degli Sposi

L'oculo della Camera degli Sposi


E' stata riaperta al pubblico la Camera degli sposi, capolavoro di Andrea Mantegna che si trova all'interno del Castello di San Giorgio, a Mantova, dopo due anni di chiusura a causa dei gravi danni subiti dal terremoto.

Si tratta pero' di un'apertura temporanea che durerà fino al 30 settembre prossimo. In quella data il Castello verrà nuovamente chiuso fino a meta' dicembre per permettere gli ultimi lavori di consolidamento e l'allestimento del nuovo percorso museale.

La Camera è celebre per il ciclo di affreschi che ricopre le sue pareti, realizzati tra il 1465 e il 1474. Mantegna studiò una decorazione ad affresco che investisse tutte le pareti e le volte del soffitto, adeguandosi ai limiti architettonici dell'ambiente, ma al tempo stesso sfondando illusionisticamente le pareti con la pittura, come se lo spazio fosse dilatato ben oltre i limiti fisici della stanza. Il tema generale è una celebrazione politico-dinastica dell'intera famiglia Gonzaga, con l'occasione dell'elezione a cardinale di Francesco Gonzaga.

Per chi si trova a passare da Mantova, un'occasione unica da non perdere! Per la visita alla Camera degli Sposi e' necessaria la prenotazione.

Per chi volesse maggiori informazioni: http://www.mantovaducale.beniculturali.it/HomePage

mercoledì 11 dicembre 2013

Anello di Monaco

È un dolce dalla complessa preparazione prodotto artigianalmente esclusivamente dai forni e dalle pasticcerie della città di Mantova e nel solo periodo natalizio. Dolce di pasta lievitata, appare simile a un panettone con un foro interno, glassato con zucchero in superficie e farcito di crema a base di nocciole o noci o con marron glacé tritati e in altre versioni con cioccolato. Nella forma ricorda anche una ciambella di notevole altezza (20-30 cm), nella sommità decorata dalla glassa bianca zuccherata. Internamente la pasta appare di colore giallo contenente mandorle e uvetta, e avvolgente la farcitura prescelta. L'anello di Monaco emana un profumo e un sapore di nocciole e burro.

Dal 1789 in poi, Mantova ha accolto decine di pasticceri e caffettieri svizzeri, prevalentemente immigrati dal Cantone dei Grigioni, che importarono dolci della loro tradizione come facilmente rilevabile anche da un altro tipico dolce mantovano, l'Helvetia. Ne consegue che anche le origini dell'Anello di Monaco sono da ricercarsi in area svizzera-austro-tedesca. Fu infatti nel 1798 che la famiglia di Adolf Putscher di origine svizzera, propose per la prima volta ai mantovani l'Anello di Monaco, produzione che fu poi perfezionata localmente durante la dominazione austriaca. Possiamo considerarlo la versione cisalpina del dolce germanico Gugelhupf.

Il nome fu imposto dall'uso dei cittadini mantovani in sostituzione del più ostico nome tedesco Kugelhupf, di cui è una derivazione. Probabilmente a suggerirne il nome fu la forma e la ricchezza dell'impasto e nell'immaginare la nota città di Monaco di Baviera come collocata in Svizzera. Altre ipotesi fanno risalire l'origine del nome ai monaci benedettini.





venerdì 20 settembre 2013

Gran Premio Nuvolari

A Mantova, dal 20 al 22 settembre si corre il Gran Premio Nuvolari 2013.

Leggiamo dal sito internet della manifestazione: La celebre manifestazione di regolarità di auto storiche, organizzata da Mantova Corse, Aci Mantova e Museo Tazio Nuvolari, ha raccolto un numero importante di adesioni, non solo tra i piloti italiani ma anche tra le scuderie internazionali.

Il percorso di 1000 km, partendo da Mantova e attraversando rinomate città d’arte come Siena, Arezzo, Ravenna e Ferrara, per l’edizione di quest’anno vedrà anche il passaggio all’interno di due autodromi: quello di Modena e il “Dino e Enzo Ferrari” di Imola, quest’ultimo per ben due volte. Tra le novità, il transito nel Castello di Panzano, frazione del comune di Castelfranco Emilia, di proprietà del noto collezionista di auto e moto d’epoca Mario Righini.

La scomparsa di Tazio Nuvolari, avvenuta l'11 agosto 1953, destò grande sensazione in tutto il mondo, in particolare, commosse gli uomini della Mille Miglia, Renzo Castagneto, Aymo Maggi e Giovanni Canestrini, i tre che con Franco Mazzotti, scomparso durante la II Guerra Mondiale, avevano ideato e realizzato la "corsa più bella del mondo".

Castagneto, il deus ex machina della Mille Miglia, ed i suoi amici erano autenticamente legati al pilota mantovano, non solo per l'affetto e la stima per l'uomo e l'ammirazione che provavano per il grande campione, ma anche per i sentimenti di riconoscenza che gli attribuivano, per essere stato tra coloro che, con le proprie gesta, avevano maggiormente contribuito all'inarrestabile crescita della loro creatura.

Per onorarne la memoria, il percorso tradizionale della Mille Miglia venne modificato così da transitare per Mantova. Da allora, venne istituito il GRAN PREMIO NUVOLARI, da destinare al pilota più veloce e quindi da disputarsi sui lunghi rettilinei che percorrono la pianura Padana, partendo da Cremona e transitando per Mantova, fino al traguardo di Brescia.

Per chi fosse desideroso di maggiori informazioni: http://www.gpnuvolari.it/




giovedì 27 giugno 2013

Piazza Sordello, Mantova

Piazza Sordello è l'antico fulcro della vita artistica e politica di Mantova, di dimensioni eccezionali (150 × 60 metri) accoglie tra i principali edifici monumentali della città, come il Palazzo Ducale, il Palazzo Acerbi sovrastato dalla Torre della Gabbia,  il Palazzo Bonacolsi, la sede vescovile di Palazzo Bianchi (dal nome della famiglia che lo edificò nel Settecento) e il Duomo.

L'avvenimento inaspettato che la riguarda è stata la recente casuale scoperta archeologica (del dicembre 2006) che ha riportato alla luce i pavimenti a mosaico e i resti di una domus romana d'età imperiale attualmente visitabile all'interno di una struttura provvisoria.

E' una scoperta importantissima che testimonia come già in età romana Mantova fosse un' importante centro della pianura padana. Prima della scoperta, mancavano collegamenti diretti all'epoca romana.

Se passate da quelle parti questa estate, non mancate di visitare la città dei tre laghi...




Per chi volesse visitare Mantova: http://www.mantovatourism.it/it/