mercoledì 31 luglio 2013

Il cocomero

Cosa c'è di meglio nelle sere d'estate di mangiare con gli amici una fetta di cocomero?

Il nome cocomero, usato nell'Italia centrale e meridionale, deriva dal latino cucumis (cetriolo). Nel Meridione è peraltro diffuso anche il termine melone d'acqua. Il nome anguria, usato nel Settentrione, deriva invece dal greco tardo angurion (cetriolo), propagatosi attraverso la dominazione bizantina a partire dall' Esarcato di Ravenna.

Non è dato sapere quando il cocomero sia stato coltivato per la prima volta ma il primo raccolto di cocomeri mai registrato avvenne nell' Antico Egitto quasi 5000 anni fa ed è stato documentato in alcuni geroglifici. Il frutto veniva spesso deposto nelle tombe dei faraoni, come mezzo di sostentamento per l'aldilà. Nel mito egizio il cocomero aveva origine dal seme del dio Seth.

In Italia il cocomero si mangia in genere tagliato a fette, singolo, non unito ad altra frutta.
Nei paesi tropicali si mangia spesso tagliato a dadini servito su un vassoio assieme ad altri tipi di frutta, come ananas, mango o papaia.

Una golosità: io vado matto anche per il gelato all'anguria!!!








martedì 30 luglio 2013

Il Meeting di Rimini

La XXXIV edizione del Meeting per l'amicizia tra i popoli si terrà come ogni anno a Rimini dal 18 al 24 agosto 2013.

Quest'anno il titolo della manifestazione è: Emergenza Uomo.

Si legge nell'introduzione pubblicata dagli organizzatori: "Il titolo del Meeting 2013 mette a tema la cosa più bella e al tempo stesso più drammatica che esista sulla faccia della terra: l’uomo, più precisamente “l’emergenza uomo”. L’uomo nel suo bisogno di esistere come realtà unica ed irripetibile, l’uomo nella irriducibilità del suo desiderio, l’uomo che sente che ciò da cui è definito e caratterizzato è la libertà.

Il Meeting di Rimini è uno degli appuntamenti culturali più ricchi di incontri, mostre e spettacoli che si svolgono in Italia ogni anno dal 1980. 

Da allora ogni anno arrivano grandi personaggi della politica, manager dell’economia, rappresentanti di religioni e culture, intellettuali e artisti, sportivi e protagonisti dello scenario mondiale. Storie di uomini al centro di incontri, mostre, spettacoli e eventi sportivi. La cultura al Meeting si esprime come esperienza, originata dal desiderio di scoprire la bellezza della realtà. Tutto questo nei sette giorni dell’appuntamento che è diventato negli anni il festival culturale più frequentato al mondo.

Se questa estate sei in Italia dal 18 al 24 agosto non perdere l'occasione di una visita al Meeting di Rimini, non resterai deluso!!!  

Peanutsfromitaly ci sarà!!!

per informazioni sul Meeting di Rimini: http://www.meetingrimini.org/




lunedì 29 luglio 2013

La pasta!

Ieri sera mia figlia è tornata dopo due settimane di vacanza studio da Londra.

Così a bruciapelo le ho chiesto: cosa ti è mancato di più dell'Italia?

Mi ha guardato e poi: ma papà, la pasta!

Eccovi quindi per il post di oggi una ricetta di cui mia figlia è golosa: la pasta alla carbonara.

Gli ingredienti sono:

Pasta di semola di grano duro
Pancetta o guanciale
Uova
Pecorino romano
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Il piatto sarebbe stato "inventato" dai carbonai, (carbonari in romanesco), i quali lo preparavano usando ingredienti di facile reperibilità e conservazione. Infatti per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari.

La carbonara in questo caso sarebbe l'evoluzione del piatto detto cacio e ova, di origini Laziali e Abruzzesi, che i carbonari usavano preparare il giorno prima portandolo nei loro "tascapane", e che consumavano con le mani.

Il pepe (che non ha alcun tipo di riferimento o connessione con la fuliggine) era già usato in buona quantità per la conservazione del guanciale, grasso (o lardo) usato in sostituzione dell'olio, troppo caro per i carbonai.




Ecco una ricetta per un buon piatto di spaghetti alla carbonara: 

domenica 28 luglio 2013

Il Globe Theatre di Roma

Forse non tutti sanno che a Roma esiste una ricostruzione del famoso Globe Theatre di Londra dove vengono rappresentate solamente le opere di William Shakespeare.

Il Globe Theatre di Roma ricostruisce filologicamente il Globe Theatre di Londra: la struttura è stata costruita nel 2003, in tre mesi di lavori, all'interno dei giardini di Villa Borghese, realizzata dal comune di Roma grazie ai finanziamenti della Fondazione Silvano Toti, sulla base di un'idea iniziale di Gigi Proietti.

Il teatro, di forma circolare, rispetta la forma dell'originale teatro costruito a Londra nel 1599 e in seguito distrutto per due volte, con il palcoscenico coperto che si protende verso l'area del pubblico scoperta e circondata dai palchi su tre livelli ed è interamente in legno di quercia come l'originale.

La pavimentazione è stata realizzata in blocchi di tufo posati a secco che danno un'impressione di terra battuta.

Del Globe esiste una precedente ricostruzione, realizzata a Londra nel 1997 nelle vicinanze del sito in cui si ergeva il teatro originale. Le ricostruzioni presentano varie differenze e nessuna delle due può dirsi la copia fedele del teatro originale, di cui non sono stati tramandati i progetti.

Per il decennale del teatro romano sono in programma spettacoli e iniziative molto interessanti. Se passate da Roma questa estate non mancate di dare uno sguardo al cartellone del Globe Theatre, potreste scoprire che proprio quel giorno c'è uno spettacolo di William Shakespeare che attende proprio voi...  anche questa è Italia!

Il sito internet del Globe di Roma è: http://www.globetheatreroma.com/






sabato 27 luglio 2013

I pansotti

Oggi sono stato a Varazze, in provincia di Savona per fare visita ai miei genitori...

Sapevo già che cosa mi avrebbe preparato mia mamma per pranzo: i pansotti con la salsa di noci!

Il termine deriva dal fatto che la pasta ha un aspetto panciuto, da "pancia"

I pansoti, pansòti in ligure,o anche pansòtti (dal ligure pansa, in italiano "pancia"), sono una pasta ripiena tipica della cucina ligure, simile ai ravioli, da cui differiscono essenzialmente per la grandezza e l'assenza di carne nel ripieno. 

I pansoti alla salsa di noci (pansöti co-a sarsa de noxe) sono uno dei piatti più economici e caratteristici della tradizione genovese. I pansoti dato che non contengono carne, sono un piatto a base di magro, un tempo considerato adatto al periodo penitenziale della quaresima.

Se sostate in Liguria non mancate di assaggiare questo delizioso primo piatto italiano!!!



venerdì 26 luglio 2013

Il pachino

Il pachino è un pomodoro tipico di una zona della Sicilia, tra le provincie di Siracusa e Ragusa.

La zona di produzione comprende l'intero territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero e parte dei territori comunali di Noto (SR) ed Ispica (RG), ricadenti nella parte sud orientale della Sicilia.

Il disciplinare del Pomodoro di Pachino IGP classifica e tutela ben quattro varietà di pomodoro, tutte con peculiarità diverse e destinate a diversi segmenti di mercato. Sono tipologie accomunate da una straordinaria resistenza post raccolta e da un colore brillante e attraente.

Ciliegino - Caratteristico per l’aspetto “a ciliegia” su un grappolo a spina di pesce con frutti tondi, piccoli, dal colore eccellente

Costoluto - Frutto di grandi dimensioni, esteticamente molto attraente, dalle coste marcate, di colore verde molto scuro e brillante. È la varietà più antica. È prodotto tutto l'anno, e per questo ha conquistato il favore del consumo nazionale sostituendo nel periodo invernale il tondo insalataro. Il pomodoro costoluto evidenzia le migliori caratteristiche se coltivato in terreni la cui salinità è molto alta.

Tondo liscio - Piccolo e rotondo, di colore verde scuro, inconfondibile per il gusto molto marcato.

Grappolo - A grappolo o snocciolato, può essere verde o rosso. Tondo, liscio, dal colore brillante e attraente, con il colletto verde molto scuro. Il suo peso varia in base alla salinità del terreno di coltivazione.





il sito di tutela IGP del pomodoro Pachino: http://www.igppachino.it/

giovedì 25 luglio 2013

Alpe di Duno

In provincia di Varese, quasi al confine con la Svizzera, c'è un posto magico che pochi conoscono: l'Alpe di Duno, meglio conosciuto in loco con il nome di "BIS".

Si sale da Duno, piccolo comune della Valcuvia, verso il monte del San Martino e più o meno a metà strada, si devia verso sinistra, scendendo per una strada non asfaltata e si arriva in un pianoro circondato da boschi centenari, l'Alpe di Duno.

Sembra che il tempo si sia fermato a cento anni fa, ci sono solo piccoli caselli, alcuni ristrutturati altri disabitati, dove una volta soggiornavano i pastori che portavano il bestiame al pascolo.

Recentemente alcune persone del posto hanno ricominciato un'attività di allevamento di capre camosciate delle Alpi, rimettendo in ordine l'antico stallone dell'alpeggio. L'allevamento sta andando a gonfie vele e viene prodotto anche dell'ottimo formaggio.

Se vi capita di passare da quelle parti, e guidate un fuori strada, fate un salto all'Alpe di Duno, ne vale veramente la pena...




l'Alpe di Duno d'inverno

mercoledì 24 luglio 2013

La percoca

Una varietà di pesca molto diffusa in questo periodo dell'anno, soprattutto in Italia meridionale, è la percoca.

Per percoche si intendono alcune varietà di pesca a polpa gialla, compatta e non spicca, cioè aderente al seme, che sono coltivate in diverse regioni italiane.

Le percoche per l'intensità del sapore, per l'intenso profumo, e per la compattezza della polpa sono spesso sinonimo di "pesche industriali", quindi vocate per la produzione industriale dei migliori derivati di pesca: succhi, creme, polpe, e frutta sciroppata. Per contro per la compattezza della polpa adesa al seme, che costringe a staccare la polpa dal seme con il coltello, sono meno adatte al consumo fresco.

Sono particolarmente note le coltivazioni in Campania, in particolare nell'area flegrea, nella Valle del Sarno e a Siano (SA). È coltivata e molto diffusa anche in Puglia, Basilicata e Calabria.

In quasi tutta la Campania e in alcune zone della Basilicata, è diffusa l'usanza di immergere pezzettoni di percoca in un contenitore pieno di vino rosso o bianco, da riporre in frigo. A questa specialità, che si consuma bevendo prima il vino e poi mangiando le percoche intrise di vino sul fondo del bicchiere, è dedicata una sagra annuale che si tiene a Siano.




martedì 23 luglio 2013

La bicicletta

Gli italiani hanno sempre amato la bicicletta.

In Italia, nonostante la crisi economica, le 250 aziende impegnate direttamente nella produzione di biciclette stanno mantenendo il loro fatturato che complessivamente nel 2012 è stato di 1 miliardo di euro, indotto escluso.

Oltre ai nomi storici e famosi, sono tante le aziende piccole e medie, a conduzione familiare, che producono biciclette di qualità, realizzate su misura del cliente. Quello che manca è una politica a favore dei ciclisti che non sempre godono dell'attenzione che meriterebbe questo ecologico e salutare mezzo di trasporto.

Comunque, se quest'estate visitate l'Italia, cercate nel luogo di villeggiatura un percorso ciclabile e noleggiate una due ruote: una passeggiata per la campagna italiana, in mezzo alla natura, al sole, alle cicale, non ha prezzo; per tutto il resto...c'è tempo!

Ecco un link utile ad un sito dove potete trovare tutte le piste ciclabili (o quasi) presenti in Italia: http://www.piste-ciclabili.com/





lunedì 22 luglio 2013

Un bicchiere di Pigato

Con gli antipasti di pesce, con i primi leggeri che si gustano d'estate, con un trancio di pesce grigliato, cosa c'è di meglio che abbinare un ottimo bicchiere di pigato?

Il pigato è un vino prodotto dalle uve di pigato nella riviera ligure di ponente, in particolare nella piana di Albenga.

Il pigato giunse in Liguria dalla Grecia nel Medioevo, da una delle colonie genovesi nell' Egeo. Nel 1830 l'arciprete Francesco Gagliolo impiantò ad Ortovero (SV) il primo vitigno, ma il vino fu messo in vendita dal vignaiolo Rodolfo Gaggino solo intorno al 1950, al prezzo di 300 lire.

I migliori pigato sono generalmente coltivati in collina ad una altitudine di almeno 300 m sldm: in un ambiente, quindi, vicino al mare ma anche in grado di godere di una escursione termica notturna, che favorisce il patrimonio di profumi di questo classico vino ligure.

È un vino dal colore giallo paglierino che, se invecchiato tende a divenire giallo dorato; ha sapore sapido e secco, profumi di macchia mediterranea e polpa gialla. Di notevole eleganza.

Va consumato nei primi tre anni di vita, senza farlo invecchiare eccessivamente, anche se per certe riserve con apporti di legno o vinificazioni particolari questa regola è molto variabile.











domenica 21 luglio 2013

Trenette al pesto

Agli italiani, è noto, piace la pasta, in tutte le salse!

Oggi, domenica, vi suggerisco un piatto della cucina ligure: le trenette al pesto.

Gli ingredienti di questa ricetta sono la pasta, ovvero le trenette o linguine, lunga quanto lo spaghetto ma, a differenza di questo, di sezione ellittica, ed il pesto.

La ricetta tradizionale vuole che insieme alla pasta e al pesto vi siano anche fagiolini lessati e patate lessate tagliata a pezzi, che accompagnano il piatto conferendogli maggiore gusto e completezza.

La stessa ricetta vale anche per le linguine che hanno la stessa forma ma sono di formato molto più fine e sottile.

Piatto semplice, ma nello stesso tempo delicato e profumato. Si può accompagnare con un buon bicchiere di Pigato della riviera ligure...

Buon appetito a tutti...






sabato 20 luglio 2013

La nave romana di Comacchio

Il relitto è stato scoperto casualmente nell'autunno del 1980, in occasione di lavori di dragaggio del principale canale collettore di Valle Ponti, a poche centinaia di metri da Comacchio, comune in provincia di Ferrara sul delta del Po.

La nave, in eccezionale stato di conservazione, conteneva ancora tutto il carico (anfore con derrate alimentari, lingotti di piombo, alcuni tempietti votivi in piombo). L'intero carico nonché le attrezzature e l'abbigliamento dell'equipaggio sono esposti nel museo istituito presso Palazzo Bellini a Comacchio, insieme a una ricostruzione della nave.

L'imbarcazione, naufragata verso la fine del I secolo a.C., è particolarmente interessante per quanto riguarda la tecnica costruttiva, la strumentazione di bordo, i prodotti trasportati, i loro contenitori, gli oggetti d'uso quotidiano in navigazione, tra cui svariati indumenti, illuminanti sulla vita a bordo di una nave romana d'età augustea.

Quello che stupisce è il perfetto stato di conservazione della maggior parte degli oggetti rinvenuti tanto da considerare questo esemplare di nave romana tra le più conservate mai scoperte al mondo.

Comacchio merita sicuramente una gita al museo...


venerdì 19 luglio 2013

Ventotene

Al confine tra Lazio e Campania, a metà strada tra l'isola di Ischia e l'isola di Ponza (nel cui arcipelago viene collocata) si trova la perla Ventotene.

Anticamente denominata dai greci Pandoteira o Pandaria, l'isola divenne in seguito una colonia romana dove venivano confinati per vari motivi membri della famiglia imperiale.

Famosa esiliata fu la figlia unica di Augusto, Giulia (39a.c.-14d.c.) nel grande sontuoso complesso, detto per l'appunto "Villa Giulia" nella zona dell'isola denominata "Punta Eolo". Di questa villa rimangono pochi ruderi che sono visitabili. Una delle colonne si trova oggi sulla piazza del Comune come monumento ai caduti, altre sono esposte al Museo Storico Archeologico dell'isola.

In seguito nel 1795 per ordine di Ferdinando IV di Borbone e su progetto dell'architetto Francesco Carpi, fu costruito il carcere sul vicino isolotto di Santo Stefano.

La colonia penale continuò ad operare anche in seguito alla costituzione del Regno d'Italia fino alla soppressione avvenuta poi nel 1965.

Dal punto di vista naturalistico poi, l'isola offre mille motivi per essere visitata, sopra e sotto il livello del mare. E' infatti inserita in un'area marina protetta.

Se non avete ancora deciso dove passare le vacanze questa estate, Ventotene è il luogo giusto, ricco di storia, di natura e di buon cibo...





per chi ama Ventotene: http://www.amoventotene.it/






giovedì 18 luglio 2013

La cerimonia del ventaglio

Oggi si è svolta la Cerimonia del Ventaglio.

La cerimonia del ventaglio è un rito, forse poco noto all'estero, che si svolge ogni anno tra la fine di luglio e i primi di agosto. Consiste nella consegna di un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica italiana e ai Presidenti della Camera dei deputati  e del Senato, tradizionale omaggio da parte dell' Associazione stampa parlamentare (ASP), che si tiene annualmente presso Palazzo del Quirinale, Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama, in vista della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa estiva.

Il primo ventaglio fu consegnato il 7 luglio 1893 al Presidente della Camera Giuseppe Zanardelli; si trattava di un semplice ventaglio di carta sul quale erano apposte le firme di tutti i giornalisti della tribuna stampa. Dal 1871, infatti, l'Assemblea era ospitata nella provvisoria aula Comotto, approntata in fretta in un cortile di Montecitorio, che risultò essere molto calda d'estate e ghiacciata d'inverno; nei primi giorni di luglio del 1893, molti giornalisti della tribuna stampa, per combattere l'afa dell'aula, usarono dei ventagli. Zanardelli notò la trovata ed espresse ad alcuni corrispondenti, con ironia, la propria invidia. Da qui, il pretesto per il semplice dono.

Anche questa è Italia!!!







mercoledì 17 luglio 2013

Il carretto siciliano

Il Carretto siciliano (in siciliano carrettu) è un mezzo a trazione equina adibito al trasporto merci, in uso in tutto il territorio siciliano dal XIX secolo fino alla seconda metà del XX secolo, quando divenne obsoleto a causa della crescente motorizzazione del lavoro nelle campagne. Costruito con diverse qualità di legno, spesso fregiato da intagli bucolici e sgargianti decorazioni pittoriche, al giorno d'oggi è divenuto oggetto d'arte artigianale, nonché uno dei simboli dell'iconografia folcloristica siciliana.

Il carretto siciliano, sebbene in via di estinzione, esiste ancora. A Canicattì in occasione della festa del Santissimo Crocifisso che si celebra il 3 maggio, si svolge una manifestazione: "La Rietina" dove sfilano per la città decine di carretti siciliani tradizionali. A Terrasini, in provincia di Palermo ed a BRonte in provincia di Catania, esiste un "Museo del Carretto Siciliano". A Vizzini  e a Trecastagni annualmente si organizzano sfilate dedicate al carretto siciliano.

Lo si può trovare ancora nei centri storici della Sicilia come attrattiva per turisti, durante eventi popolari quali sfilate, esposizioni e feste pubbliche, nelle cerimonie folcloristiche e, soprattutto, nelle botteghe degli ultimi artigiani del carretto.

Se questa estate visitate la Sicilia, non dimenticate di fare un bel giro sul carrettu!





per informazioni sul carretto siciliano: http://www.carrettigullotti.it/





martedì 16 luglio 2013

Trivolzio

Trivolzio non è uno dei più piccoli e poco conosciuti comuni della provincia di Pavia.

Il 2 agosto 1897 vi nacque Erminio Filippo Pampuri, nella vita religiosa, frà Riccardo, (decimo di undici figli) da Innocenzo e Angela Campari, e fu battezzato il giorno seguente. Orfano di madre a tre anni, venne accolto dagli zii materni a Torrino, frazione di Trivolzio. Nel 1907 gli morì a Milano il padre. Compiute le scuole elementari in due paesi vicini, e la prima ginnasiale a Milano, fu alunno interno nel Collegio Sant'Agostino di Pavia. Dopo gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di medicina nell'Università di Pavia, laureandosi con il massimo dei voti, il 6 luglio 1921. Nel 1927 entrò a Brescia nel noviziato dei Fatebenefratelli e vi emise la professione religiosa il 24 ottobre 1928. Gli venne affidato il gabinetto dentistico. Purtroppo nella primavera del 1929 la sua salute peggiorò per la tubercolosi. Il 18 aprile 1930 fu trasferito nell'Ospedale del Fatebenefratelli di Milano dove morì il primo maggio. Proclamato beato da Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981, è stato canonizzato nella festività di Tutti i Santi, 1° novembre 1989.

Come il suo illustre collega di Napoli, il medico San Giuseppe Moscati (1880-1927), Papa Giovanni Paolo II lo ha iscritto tra i Santi: chi oggi lo prega con fede, lo sente ancora vicino; ancora e più che mai medico e fratello: guarigioni e conversioni inspiegabili umanamente sperimentano coloro che si rivolgono a lui, come un continuo prodigio di carità.

Il corpo di San Riccardo è ancora venerabile presso la Chiesa dei SS. Cornelio e Cipriano a Trivolzio, in provincia di Pavia. 



per informazioni su San Riccardo Pampuri:  http://www.sanriccardopampuri.it/


lunedì 15 luglio 2013

Il sentiero verde dell'Oglio

Tra le province di Bergamo, Brescia e Cremona scorre il fiume Oglio, affluente del Po.

Lungo le sponde del fiume, corre il sentiero verde dell’Oglio.  Si sviluppa quasi esclusivamente lungo il fiume Oglio e lungo alcune delle sue rogge (dette anche seriole) in ambiente, ovviamente, fluviale e di pianura. Utilizza principalmente strade campestri e sentieri, salvo che nell’attraversamento dei paesi.

Il cammino, a piedi o in bicicletta, ti riporta a contatto con una natura per certi aspetti ancora poco contaminata e ti svela piccoli centri abitati ricchi di storia e di un glorioso passato riconducibile alla prima industrializzazione del Paese.

Infine moltissime sono le Cascine lombarde che si incontrano lungo il percorso, alcune ancora ben tenute e visitabili, simbolo di un passato agricolo del nostro Paese che sembrava ormai tramontato, ma che forse i giovani di oggi stanno riscoprendo.

Un itinerario poco conosciuto, alternativo ai classici punti turistici della Lombardia, che non deluderà chi deciderà di seguirlo!





per chi desidera informazioni: http://www.parcooglionord.it/




domenica 14 luglio 2013

Il Castagno dei cento cavalli

Il Castagno dei Cento Cavalli è un albero di castagno plurimillenario, ubicato nel Parco dell' Etna in territorio del comune di Sant'Alfio, in provincia di Catania.

Il castagno, considerato come il più famoso e grande d'Italia e oggetto di uno dei più antichi atti di tutela naturalistica - se non il primo del genere - in Sicilia, è stato studiato da diversi botanici e visitato da molti personaggi illustri in epoche passate. La sua storia si fonde con la leggenda di una misteriosa regina e di cento cavalieri con i loro destrieri, che, si narra, vi trovarono riparo da un temporale.

L'albero si trova nel bosco di Carpineto, nel versante orientale dell' Etna, in un'area tutelata.

Diversi studiosi di botanica concordano sulla sua età: avrebbe dai due ai quattromila anni e, stando alla tesi del botanico torinese Bruno Peyronel, potrebbe essere l'albero più antico d'Europa ed il più grande d'Italia.

Si narra che una Regina, con al seguito cento cavalieri e dame fu sorpresa da un temporale durante una battuta di caccia, nelle vicinanze dell'albero e proprio sotto i rami trovò riparo con tutto il numeroso seguito.

Il temporale continuò fino a sera, così la regina passò sotto le fronde del castagno la notte in compagnia, si dice, di uno o più amanti fra i cavalieri al suo seguito.

Non si sa bene quale possa essere la regina, secondo alcuni si tratterebbe di Giovanna d'Aragona oppure secondo altri l'imperatrice Isabella d'Inghilterra, terza moglie di Federico II, secondo altri ancora si tratterebbe di Giovanna I d'Angiò la cui storia verrà collegata all'insurrezione del Vespro (XIV - XV secolo). 

Tutte queste leggende, molto probabilmente, sono frutto di fantasia popolare; di certo c'è un luogo ricco di storia da visitare e contemplare per la sua bellezza!








sabato 13 luglio 2013

Deruta

Deruta è un comune della provincia di Perugia, in Umbria. 

Deruta è famoso in tutto il mondo per la produzione delle ceramiche artistiche. È posta su una collina situata a 15 chilometri da Perugia e a 150 da Roma. 

A ridosso dell'antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio da dove, salendo per tre porte dell'antico sistema difensivo, si accede al centro storico. La principale porta d'accesso è chiamata Porta Sant'Angelo, le altre minori sono dette Porta Perugina e Porta del Borgo o Tuderte. Nel centro storico svettano le due torri civiche ed il campanile della chiesa di San Francesco.

L'artigianato a Deruta si identifica con la produzione di maioliche artistiche. Il documento più antico su questa forma di arte risale al 12 agosto 1290. In questo periodo vengono prodotti oggetti d'uso comune, con scarse decorazioni; i colori dominanti sono il verde ramina e il bruno manganese.

Nei secoli successivi la maiolica derutese raggiunge il massimo splendore, diffondendosi nel '500 nelle maggiori piazze italiane.

Piatti da pompa, coppe amatorie, impagliate e stemmi nobiliari presentano un repertorio di motivi con figure femminili, scene mitologiche, battaglie e immagini sacre. Appare anche la tecnica del lustro, con riflessi dorati nelle opere di maggior pregio. Il primo pezzo a lustro, attribuito a Deruta, è datato 1501, ed è una targa a rilievo che raffigura il martirio di San Sebastiano, conservata al Victoria and Albert Museum di Londra.

Mi sembra che basti...fate una visita a Deruta se passate nelle vicinanze quest'estate, ne vale la pena!









venerdì 12 luglio 2013

Compleanno!

Oggi, 12 luglio, è il giorno del mio compleanno!

Sono nato a Milano un dodici di luglio di ...47 anni fa!

Approfitto di questa giornata per ringraziare tutti coloro che, da circa un mese e mezzo, hanno iniziato a seguire peanutsfromitaly sul blog e sulla pagina di Facebook 

Spero che il blog stia riscuotendo il vostro interesse e che vi appassioni sempre più. Se proprio volete farmi un regalo in questa giornata, vi chiedo di far conoscere peanutsfromitaly ai vostri amici e agli amici degli amici in modo tale che sempre più persone possano imparere a conoscere il Paese più bello del mondo: l'Italia!!!

Grazie di cuore amici e ora...vado a mangiare la torta di compleanno!!!

A domani.


Lorenzo







giovedì 11 luglio 2013

Gli arrosticini d'Abruzzo

Non c'è festa di paese o sagra estiva in Abruzzo senza la presenza degli arrosticini che lentamente cuociono sulla griglia profumando l'aria con il loro aroma di carne grigliata.

Gli arrosticini sono composti di carne ovina.

La preparazione consiste nel tagliare la carne in tocchetti di dimensioni molto ridotte ed infilarla in spiedini (in alcune zone detti "li cippe"). Gli arrosticini sono poi cotti alla brace, normalmente utilizzando un braciere dalla caratteristica forma allungata definito, in base al dialetto della zona, "lu fucon""fornacella", "furnacella" o "rustillire"o anche "arrostellaro" (o anche più raramente "la canala").

Per la riuscita dell'arrosticino, molto dipende anche dalla cottura e dalla griglia utilizzata, dalla temperatura del fuoco, ma soprattutto dall'abilità del cuoco.

Se visitate l'Abruzzo, regione splendida d'Italia e ancora poco conosciuta, fermatevi a gustare queste prelibatezze!





per la preparazione degli arrosticini: http://www.arrosticinionline.com/preparazione.html




mercoledì 10 luglio 2013

Licata

In provincia di Agrigento, affacciata sul mare,  si trova la cittadina di Licata. 

Le origini di Licata risalgono alla preistoria. In epoca romana, davanti alle sue coste, si svolsero due importanti battaglie navali tra la flotta di Roma e quella di Cartagine.

Ma l'episodio bellico che ancora oggi Licata ricorda è stato lo sbarco, avvenuto la notte tra il 9 e il 10 luglio di settant'anni fa, degli Alleati che diede il via alla Campagna d'Italia e segnò l'inizio della ritirata nazista dal nostro Paese.

L'operazione Husky costituì una delle più grandi azioni navali mai realizzate fino ad allora. Le grandi unità impegnate appartenevano alla 7ª Armata USA al comando del generale George S. Patton, e l'8ª Armata britannica al comando del generale Bernard Law Montgomery, riunite nel 15º Gruppo di Armate, sotto la responsabilità del generale inglese Harold Alexander.

Certi avvenimenti e certi nomi è bene ricordarli sempre e trasmetterli alle nuove generazioni.







martedì 9 luglio 2013

Il caffè napoletano

Noi italiani pensiamo di bere il caffè migliore del mondo...non so se a torto o a ragione!

Ma in Italia, i napoletani sono convinti di fare il caffè migliore d'Italia! La classica caffettiera che si usa ancora oggi nelle case dei napoletani veraci è la cuccumellanapoletana!

E' un tipo di caffettiera che prende il nome dalla città di origine. Inventata dal francese Morize nel 1819, si è poi diffusa in tutta Italia, utilizzata per la preparazione casalinga del caffè. 

A partire da circa la metà del XX secolo è stata via via sostituita dalla più moderna caffettiera moka, di più veloce e facile utilizzo, mentre oggi le giovani coppie preferiscono la macchinetta "espresso" con le cialde di caffè pronte per l'uso.

Ma il fascino della vecchia napoletana, permane!!!



 

lunedì 8 luglio 2013

Il latte di mandorla

In queste sere d'estate, nelle regioni meridionali d'Italia, soprattutto in Sicilia, ci si disseta con una bevanda particolare: il latte di mandorla!

Niente a che fare con le mucche... È realizzata mettendo in infusione in acqua le mandorle finemente tritate e spremendo poi le stesse per farne uscire tutto il succo.

È una bevanda dissetante e viene servita ben fredda o ghiacciata come granita. Oltre che da solo, il latte di mandorla può essere utilizzato per la preparazione di altre bevande come ad esempio il caffè in ghiaccio ed altri soft drink.

Da provare quando si visita la Sicilia!



domenica 7 luglio 2013

Varazze

A ponente di Genova, capoluogo della Liguria, si trova la città di Varazze, tipico comune della riviera ligure in provincia di Savona.

A Varazze potete trovare il mare blu, la montagna a pochi passi e un centro abitato ricco di storia e di monumenti che meritano una visita.

Un primo insediamento umano è già presente in epoca romana, mentre la prima citazione ufficiale in un documento risale al X secolo con il toponimo medievale Varagine. 

Sia la città che tutta la zona circostante sono ricche di monumenti storici e siti archeologici di valore. Se poi volete anche degustare la celebre cucina ligure, allora fate un salto da Massimo al ristorante del Ponte in Viale Nazioni Unite a Varazze dove potrete gustare i piatti tipici della tradizione ligure, di terra e di mare...una delizia!

Se questa estate passate dalla Liguria, fermatevi a visitare la bella cittadina di Varazze, non resterete delusi!






per informazioni sulla Città:   http://www.comune.varazze.sv.it/


sabato 6 luglio 2013

Perugia e il jazz

L'Umbria è una regione stupenda al centro dell'Italia. 

E' la patria di San Francesco di Assisi, Patrono d'Italia. A Perugia, nel capoluogo di questa regione così ricca di storia, da quarant'anni ha luogo il più importante festival italiano di musica jazz: Umbria Jazz.

Quest'anno la 40° edizione si svolge dal 5 al 14 luglio.

Saranno circa una cinquantina gli artisti che si esibiranno sul palco, tutti come sempre tra i migliori musicisti jazz in circolazione nel mondo.

Se desiderate conoscere il programma: http://www.umbriajazz.com/

Se vi trovate in loco nei prossimi giorni, non mancate l'appuntamento con Umbria Jazz a Perugia, ne vale veramente la pena...





venerdì 5 luglio 2013

Il Monte Cervino


Oggi con un gruppo di amici ci siamo incamminati per un sentiero di montagna ai piedi del monte Cervino.

Il  Cervino è la terza cima più alta delle Alpi con i suoi 4478 metri di altezza. Noi ci siamo fermati molto prima, al Rifugio degli Alpini, da cui si gode una magnifica vista della montagna e a valle di Cervinia.

Proprio di fronte al Rifugio, il 19 luglio 1991 il beato Giovanni Paolo II sostò in preghiera in ricordo degli alpini morti ancora giovani nel corso della II Guerra Mondiale, durante la ritirata di Russia.

Ora sul luogo è stata posta una grande croce e una targa in memoria di quella visita del Papa.

Molto emozionante!



giovedì 4 luglio 2013

La fonduta valdostana

Non poteva mancare durante queste vacanza in Val d'Aosta l'incontro con la fonduta valdostana.

Per la sua preparazione viene usato un formaggio a pasta dura, la buonissima fontina valdostana DOP che viene fuso all'interno di una casseruola, chiamata caquelon, per essere mangiato caldo.

La pentola può essere in ghisa, terracotta o porcellana.

A tavola la fonduta viene servita nella caquelon, nella quale ogni commensale intinge il suo pezzo di pane grazie all'utilizzo di un forchetta particolare. La casseruola va appoggiata sopra una fonte di calore perché il formaggio deve rimanere caldo per tutta la durata del pasto.

Una vera delizia. Ah, dimenticavo, si può fare anche la fonduta con il cioccolato fondente al posto del formaggio!!!  Si entra in una nuova dimensione sensoriale...il cioccolato come non l'avete mai gustato... Provare per credere!




Per avere la ricetta della fonduta valdostana:  http://www.cucchiaio.it/ricette/ricetta-fonduta-valdostana

mercoledì 3 luglio 2013

Ai piedi del ghiacciaio del Miage

Oggi mia moglie Paola ed io festeggiamo i nostri primi venti anni di matrimonio.

Il 3 luglio 1993 a Milano faceva un caldo torrido e alla fine del pranzo tutte le nostre amiche presenti avevano il trucco che si stava sciogliendo sul viso... comunque per festeggiare quest'anno abbiamo deciso di fare un giro al fresco della Val d'Aosta!

Ieri siamo stati a visitare la Val Veny che costeggia il massiccio del Monte Bianco, versante Ovest.

La giornata stupenda, sole e qualche nuvoletta in cielo. Siamo arrivati con l'auto sino al termine della strada, poi abbiamo pranzato allo Chalet du Miage dove i simpatici gestori, Stefano e Angelica, ci hanno fatto gustare le specialità della cucina valdostana.

Infine siamo partiti a piedi e seguendo il sentiero, dopo 1 ora e trenta minuti siamo arrivati ai piedi del ghiacciaio Miage. Una passeggiata stupenda in mezzo alla natura e agli stambecchi!

Se quest'estate passate da queste parti d'Italia, andate in Val Veny e inoltratevi sino ai piedi del ghiaciaio, ne vale veramente la pena!




per informazioni:  http://www.lovevda.it/turismo/prima_di_partire/informazioni/pagina_ricerche_i.asp?tipo=scheda&pk=2675&nomesch=sch_ristoranti&ts=ristorante


martedì 2 luglio 2013

Il Palio di Siena

Oggi, due luglio, come ogni anno, a Siena si corre il Palio in onore della Madonna di Provenzano.

Secondo alcune fonti storiche, è in ricordo della battaglia di Montaperti, combattuta il 4 settembre 1260 vicino Siena, tra le truppe Guelfe di Firenze e le truppe Ghibelline di Siena, che i senesi, vincitori, decisero di indire il famoso Palio.

Le dieci contrade che partecipano al Palio, estratte a sorte sulle diciassette esistenti, gareggiano con un proprio cavallo montato a pelo dal fantino che deve compiere tre giri di Piazza del Campo. Può vincere il Palio anche il cavallo scosso, cioè senza cavaliere!

Il Palio di Siena è forse l'avvenimento storico e culturale più importante e famoso d'Italia. Una volta nella vita bisogna venire a Siena e assistere al Palio che viene corso anche il 16 agosto di ogni anno in onore della Vergine Maria Assunta in cielo festeggiata il 15 agosto.

E' veramente un'esperienza unica e indimenticabile nella vita!

Il "mio" Palio ho avuto la fortuna di vederlo a dieci anni e ancora mi sono ben presenti nella memoria i ricordi... Auguro a tutti di poter partecipare a questo evento almeno una volta nella vita!



per informazioni sul Palio di Siena: http://www.ilpalio.siena.it/







lunedì 1 luglio 2013

La Thuile

La Thuile è il Comune più occidentale della Regione Valle d'Aosta.

Situato a 1450 metri sul livello del mare, attraverso il passo del Colle del Piccolo San Bernardo si può raggiungere la regione francese della Tarentaise in Alta Savoia.

Percorrendo la strada che porta a La Thuile si gode una magnifica vista del Monte Bianco, la montagna più alta delle Alpi. La Thuile era conosciuta già in epoca romana (sono visibile ancora dei resti romani sulla strada che porta al Colle) e, per la sua posizione, ebbe un importante ruolo strategico militare.

Una meta interessante per chi cerca aria pura, belle montagne, vallate verdi e cucina valdostana!!!






per chi volesse informazioni sulla località: http://www.lathuile.it/