Penultima giornata ieri al Meeting di Rimini. Cosa è successo di significativo? Leggiamo.
Healing: è un termine della lingua inglese difficile da tradurre in italiano. Significa curare, ma ha un connotato di attenzione, di devozione e di tenerezza. Questo termine è stato il centro dell’incontro delle 15, in auditorium B3 dal titolo: “Curare quando non c’è possibilità di cura all’inizio e fine vita”. Presenti al dibattito Elvira Parravicini, assistant professor di Pediatria al Columbia University Medical Centre (USA) e Brad Stuart, cofondatore e ceo di ACIStrangies (USA).
L’incontro si è svolto come un dialogo nel quale la dottoressa ha proposto al professore di confrontarsi su alcune questioni emerse della sua esperienza lavorativa. Elvira Parravicini ha esordito introducendo il concetto di healing: “Io credo che ci sia un healing per il paziente e un healing per l’operatore sanitario; è come se queste due esperienze avvengano allo stesso momento, siano contemporanee, come rispondendo a un bisogno comune”. Continua poi rivolta all’ospite : “Cosa significa healing per lei?”.
Il dottor Stuart ha risposto precisando la natura dell’essere medico, che non può limitarsi ad un semplice curare, ma a “guarire il paziente, la guarigione infatti è un processo che si può descrivere come l’aiutare una persona a prendere coscienza del proprio vero io: significa avvertire la presenza del sacro”.
Per chi desidera rivedere l'incontro: https://youtu.be/DIWtkVzLsKg
Alle 17 abbiamo assistito al dibattito dal titolo: "Stupirsi di fatti semplici: il linguaggio dell’uomo e i limiti della comprensione" con Andrea Moro (ricercatore internazionale e neurolinguista dell’Università di Pavia) e Noam Chomsky (il linguista definito dal New York Times il più importante intellettuale americano degli ultimi cento anni, cioè da quando Einstein pubblicò la teoria della Relatività generale), moderatore Marco Bersanelli.
Il linguaggio è la capacità dell’uomo di esprimere attraverso suoni e segni ciò che è dentro alla mente. Caratteristica unica e specifica della nostra specie. Nessuna altra forma vivente lo fa come noi. Capacità sviluppata improvvisamente, in tempi assolutamente recenti rispetto alla evoluzione dell’uomo. Il processo parte un milione di anni fa, ma il punto di svolta nel quale iniziamo parlare di linguaggio è ancora più recente di 400mila anni. È un salto evolutivo senza precedenti, che ha determinato il futuro della nostra specie. E la moderna linguistica e la neurolinguistica studiano e indagano cosa si trova dentro l’evento apparentemente più semplice, naturale, eppure sorprendente: parlare.
Per rivedere l'incontro: https://youtu.be/RtfxFUFRPTU
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