Terza giornata quella vissuta ieri al Meeting di Rimini. Ecco cosa vi segnaliamo.
La mattinata si è aperta con l'interessante incontro dal titolo "Incontrare Don Giussani oggi" che ha visto come relatori Gianni Riotta, Massimo Borghesi e Pietro Modiano, introdotti da Alberto Savorana, portavoce del movimento di Comunione e Liberazione.
“Il respiro del pensiero del fondatore di CL è ben più ampio – ha affermato Riotta- già negli anni Settanta appariva centrato su prospettive più grandi – nei contenuti e nella durata – delle caduche polemiche oppostegli dai suoi avversari culturali ed intervistatori”.
E' la volta di Massimo Borghesi, docente di Filosofia morale all’Università di Perugia, che sottolinea come quello del sacerdote lombardo può essere definito un itinerario moderno. “Questo in virtù della sua capacità di guardare alla realtà con una sensibilità reattiva e aperta alla problematica umana”. Ne sono esempi evidenti il successo della sua linea educativa e l’apprezzamento di autori atei ma profondamente calati nel loro tempo, come Leopardi. A proiettare il pensiero di Giussani oltre il ventesimo secolo, in una dimensione moderna, sono due fondamentali categorie, il senso religioso e l’esperienza, che consentono una disponibilità al dialogo con tutto ciò che, anche di diverso e inaspettato, l’uomo può incontrare.
L’importanza del concetto di “incontro” è stata testimoniata dal terzo relatore, il presidente Sea (Società Esercizi Aeroportuali) Pietro Modiano, che ha raccontato della sua formazione culturale e politica. “Una formazione in ambienti milanesi in parallelo con la vicenda ciellina, ma in ambienti apparentemente ‘altri’”. Il suo recente confronto con alcuni amici del movimento si è però nutrito anzitutto del riconoscimento di una comune umanità nelle differenze, una “conoscenza amorosa” che si identifica nel “senso religioso”.
Modiano ha potuto sperimentare che il Meeting, spesso accusato di settarismo o omologazione di pensiero, è invece perfetta espressione di quella intuizione di Giussani: “Il luogo della libertà è quello dove ci si pongono domande serie, cioè quelle sulla tendenza a superare il finito, che insegnano a guardare a un Altro e vincono, così, la tendenza alla sopraffazione”.
Nel pomeriggio invece abbiamo partecipato all'incontro con S.Em. il Cardinale George Pell, Prefetto della Segreteria per l'Economia della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, dal titolo intrigante: Chiesa e Denaro. Moderatore Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione.
“Gesù capiva il potere devastante del denaro e per questo ammoniva che non si possono servire due padroni. Ma nelle sue parabole loda l’amministratore infedele che si procura amici con la disonesta ricchezza e maltratta il servo che non ha investito presso i banchieri il talento che gli aveva lasciato il suo padrone”. Così ha iniziato il suo intervento il Card. Pell che ha poi proseguito: “La ricchezza non facilita la conversione, ricordiamo il giovane ricco e la cruna dell’ago inaccessibile al cammello – ha spiegato– ma, come diceva Margareth Thatcher, il buon samaritano non avrebbe potuto soccorrere il poveraccio malmenato dai briganti se non avesse avuto il denaro necessario a pagargli le cure e l’alloggio in albergo”. Il Vangelo, dunque, condanna il ricco Epulone, che si fa beffe di Lazzaro, ma non il buon samaritano che impiega bene i suoi soldi.
La disponibilità di denaro non deve privarci della povertà di spirito, non deve sostituire la ricchezza spirituale della semplicità. “L’impegno di papa Francesco per una vita semplice – ha detto Pell – è uno dei motivi della sua popolarità”. I soldi vanno amministrati e spesi bene, per opere di carità e solidarietà, “ricordando però – ha ammonito il porporato – che la carità è altra cosa dalla filantropia” e che Gesù dice che “il primo comandamento è amare Dio e che da questo deriva l’amore per il prossimo. Giustizia e lavoro per il cristianesimo sono cristocentrici”.
Per chi volesse rivedere l'interessante incontro con il Card. Pell: https://youtu.be/2fZ1cADUtpk
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