domenica 29 settembre 2013

Il Nebbiolo

Il Nebbiolo è un vitigno che produce uva a bacca colorata (nera); è considerato uno dei vitigni di maggior pregio, adatto per vini da invecchiamento di altissima qualità.

Il termine nebbiolo pare derivare da "nebbia", non è chiaro se per definire l'aspetto dell'acino, scuro, ma appannato (annebbiato) da abbondante pruina, ovvero se dovuto alla maturazione molto tardiva delle uve, che porta spesso a vendemmiare nel periodo delle nebbie autunnali.

Il Nebbiolo ha le sue prime citazioni storiche alla fine del Duecento (Pier Crescenzio, Liber dell'Agricoltura), per la sua presenza in vari luoghi, primariamente in Piemonte, soprattutto per l'Astigiano e le Langhe. Solo a partire dal XIX secolo il Nebbiolo viene frequentemente citato nelle opere dei più famosi ampelografi. Nel 1431 è citato negli statuti di La Morra assieme al Pignolo (Pinot).

È coltivato in particolar abbondanza in Piemonte nelle Langhe e nel Roero in provincia di Cuneo e nell'Alto Piemonte dove possiamo indicare le sottozone del Canavese soprattutto nel comune storico di Carema in provincia di Torino, del Biellese, dell'Alto Vercellese e del Novarese. È presente anche nell'Astigiano seppure in quantità minore.

Al di fuori del Piemonte è ampiamente diffuso nella Bassa Valle d'Aosta, ancor più in Valtellina ove costituisce la base per la produzione dei DOCG Valtellina superiore e Sfursat. È presente anche in Franciacorta. Anche in Sardegna settentrionale, nell'area del Comune di Luras è prodotto un pregiato Nebbiolo, localmente denominato come "Nebiolo".

I vini ricavati sono: 

Solo in purezza (100% uve Nebbiolo): Barbaresco, Barolo, Carema, Nebbiolo d'Alba.
Anche con aggiunta di altre uve: Gattinara, Valtellina superiore, Canavese Nebbiolo, Albugnano, Spanna.
Solo con aggiunta di altre uve: Bramaterra, Ghemme, Roero, Boca, Fara, Sizzano, Lessona, Terre Alfieri Nebbiolo.


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