Giuliano Poletti |
Ieri abbiamo seguito l'incontro dal tema: Creare occupazione. Quali garanzie? presente il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Dice il Ministro: “In Italia abbiamo bisogno di costruire una cultura del lavoro. Questo Paese non ha ancora risolto il tema delle relazioni tra lavoro e impresa. C’è ancora troppa gente che pensa che l’impresa sia il luogo dove si sfrutta il lavoro e quindi le imprese vanno sopportate perché non se ne può fare a meno, ma chiuse in un recinto con paletti e filo spinato perché, se sono lasciate libere, fanno disastri. Occorre cambiare la testa”.
Il ministro prosegue nel suo ragionamento: “Sarà un passo avanti quando il primo maggio sarà la festa insieme di lavoratori e di imprese. L’impianto storico che vede il conflitto come relazione tipica tra lavoro e impresa non funziona più, perché oggi il lavoro è fatto di tanto sapere, tanta cultura, tanto impegno, tanta responsabilità”. Il ministro critica la mentalità oggi diffusa che punta troppo spesso alla rendita, anche a scapito della ricerca di nuove opportunità da cogliere. “In questa logica ogni cambiamento è una minaccia: meglio stare così che peggio”. Contesta anche il sistema delle sovvenzioni così come sono organizzate oggi, per le quali non si chiede nessun impegno da parte di chi le riceve: “Occorre cambiare la logica: prima uno si dia da fare e poi arriverà anche la sovvenzione”. Manca nella nostra società anche una giusta considerazione dell’ambizione, che non è un connotato negativo.
“Una società dinamica accetta il successo e anche l’insuccesso - dice sempre Poletti - che non deve risultare una condanna a vita”. Che cosa può fare il pubblico a questo proposito? “Promuovere la crescita eliminando le norme tortura, ad esempio i contratti di lavoro di oltre trecento pagine. Abbiamo approvato un decreto e una legge delega per affrontare tutta la materia”. Il ministro conclude: “Al nostro Paese servono un mercato del lavoro trasparente, un nuovo dinamismo degli uffici per l’impiego. E soprattutto serve fiducia, perché le potenzialità ci sono e vanno vissute con responsabilità”.
Per chi desidera vedere l'incontro: http://youtu.be/NmEyl2wFvGI?list=UUla4q878AbRmoMcHp60GMfg
Per chi desidera vedere l'incontro: http://youtu.be/NmEyl2wFvGI?list=UUla4q878AbRmoMcHp60GMfg
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