Il Teatro del III secolo a.C. |
Questa estate se pensate di trascorrere le vostre vacanze in Sicilia e volete fare un tuffo nel passato, nella Sicilia misteriosa e ricca di storia, non avete che da visitare il sito archeologico del Monte Jato, a circa 30 km da Palermo, sopra i centri abitati di San Cipirello e San Giuseppe Jato,
Comprende una vasta area di circa 200 ettari che include, oltre la zona interessata dall'insediamento antico (circa 40 ettari), l'area delle necropoli, la collina sottostante la città murata, sede di una postazione fortificata di età sveva, il suggestivo terrazzo su cui sorge la piccola basilica dedicata ai Santi Cosma e Damiano, ma anche le pareti che cingono il monte e i sottostanti più dolci declivi utilizzati come pascolo e coltivati a vigneti o frutteti. Nell'area sono state rinvenute diverse strutture appartenenti a varie epoche storiche fra le quali ricordiamo l'Agorà risalente al 300 a.C., caratterizzata, sul lato ovest, da un portico con doppia fila di colonne e dal Bouleuterion o 'Sala del Consiglio', che presenta una pianta semicircolare. Il Teatro, risalente al III secolo a.C, presenta ben 35 gradinate che rappresentavano i posti a sedere per gli spettatori ed ha una capienza di 4.400 persone. Qui sono state rinvenute quattro statue raffiguranti menadi e satiri, oggi conservate presso l'antiquarium di San Cipirrello. La Casa a peristilio, una grande dimora signorile (1600 mq) eretta su due piani intorno a un cortile interno circondato da colonne. Il pian terreno ospita 23 stanze, i cortili e due cisterne di raccolta dell'acqua piovana. Ma esistevano, a Jetas, altre grandi dimore, come evidenziato da scavi ad occidente e a nord est della casa a peristilio. In una delle stanze di rappresentanza tutt'oggi è visibile uno splendido pavimento realizzato in opus signinum (tipo di muratura ottenuto con pietre frantumate e costipate nella calce), in cui risalta un'iscrizione dedicata all'ospite che lasciava la casa. Sono presenti anche il bagno e il locale retrostante in cui era disposto il camino per il riscaldamento dell'acqua. Vicino al bagno è situato un cortile di servizio in cui c'era una fornace per la preparazione del pane. Adiacente alla casa sorge il Tempio di Afrodite, costituito da un vano posteriore, la cella ed il pronao separato da due colonne. Costruito intorno al 550 a.C., secondo il canone architettonico greco, è l'edificio ellenistico più antico di carattere pubblico. La facciata era messa in risalto da grossi blocchi di pietra agli angoli esterni. I muri esterni, soprattutto dei lati nord e ovest, sono ben conservati, mentre sul lato a valle restano solo le fondamenta. Più a sud si trovano vasti ambienti, sempre di fattura greca, adibiti a botteghe e a granai dove sono stati ritrovati anche resti di ceramica a decorazione piumata dello Stile di Cassibile (1000-800 a.C.), e di ceramica locale a decorazione incisa o impressa dello Stile di Sant'Angelo Muxaro-Polizzello, o a decorazione geometrica dipinta. Nel Medioevo l'edificio subì notevoli danni perché se ne ricavarono pietre per nuove costruzioni. Nell'area dell'agorà si sono poi individuati i resti di altri edifici sacri e domestici databili dall'età tardo arcaica a quella classica. Il percorso archeologico può concludersi con la visita al Museo Archeologico, che custodisce le 'cariatidi', statue di menadi e satiri prelevate dalla facciata del teatro greco ed altri reperti del periodo elimo, greco e romano.
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